Cacioffuli e patane a ra tijella
La cucina tradizionale calabrese presenta, inaspettatamente ai più, diversi piatti vegetariani se non addirittura vegani. Come ad esempio, a casa di mia madre, un classico della cucina invernale sono i cacioffuli e patane a ra tijella. Alla prima raccolta dei carciofi nostrani.
Tijella di cacioffuli e patane
L’invitante crosta dorata, a copertura dei cremosi strati alternati, dei carciofi e delle patate, per una preparazione ricercata e rustica allo stesso tempo. Di sicuro successo, che ben si presta sia per una cena, sia per una gita fuori porta, e perché no, per un ottimo pranzo in ufficio.
Si procede così: tolte le brattee esterne, più coriacee e le eventuali spine ai primi e pelate le seconde, tagliare entrambi a fette, e sistemarle in un tegame con un po’ d’acqua e olio extravergine d’oliva sul fondo. Insaporire gli strati alternati con mollica di pane arriganata, pecorino grattugiato, caciocavallo a pezzetti, un trito d’aglio e prezzemolo, sale e generosi giri d’olio extravergine d’oliva fresco.
Appena pronta, infornare lasciando sobbollire fino al termine della cottura, e finché la crosta sia ben colorita. Tempi e temperatura, come tradizione insegna, dipendono dalla grandezza da tijella e dalla quantità degli ingredienti, ma entrambi quanto bastano affinché si spanda n’addurinu!